La realtà oggettiva è ciò che tutti vedono, è quello che viene definito tangibile, cioè che si può toccare.
La tangibilità è data dalla materia, per cui se tocco un oggetto e ne sento la consistenza, penso che sia reale.
La realtà soggettiva invece, è ciò che ognuno di noi percepisce in modo del tutto singolare. Quando sentiamo un profumo, ad esempio di fragole, lo sappiamo riconoscere dal punto di vista soggettivo.
Se siamo con qualcuno che sente lo stesso profumo, sappiamo che anche questa persona ha la stessa percezione, ma non sappiamo se il profumo di fragola che sente sia esattamente lo stesso che sentiamo noi.
La percezione che ognuno di noi ha della realtà è totalmente soggettiva e non potrebbe essere altrimenti, in quanto è impossibile per ognuno percepirla da un punto di vista diverso dal proprio.
Non posso sentire il profumo di fragola attraverso il naso di un altro, ma solo attraverso il mio; di conseguenza, non posso avere l’esatto punto di vista o l’esatta percezione di un altro individuo.
Ognuno di noi pensa secondo degli schemi propri che la mente individuale costruisce tramite processi chimici ed esperienze accumulate durante la propria vita; condividendo questi schemi ed esperienze con gli altri si può contribuire alla creazione di una mente collettiva.
Alcuni riescono particolarmente bene in questo tipo di operazione, arrivando addirittura a manipolare il pensiero degli altri facendo loro credere che il filo di pensiero che stanno seguendo sia errato e riuscendo così a convincerli che si stanno sbagliando.
Noi in realtà siamo ciò che pensiamo di essere che a sua volta è il riflesso di ciò che gli altri vedono in noi. Einstein, con la sua conosciutissima formula E=mc2, fu il primo a parlare della correlazione tra materia ed energia.
Questa formula dice che l’energia “E” equivale alla massa “m” per il quadrato della velocità della luce “c2”. In sostanza, la materia equivale ad energia fortemente rallentata (bassissima frequenza), quindi anche la massa è energia, ma molto più densa.
Ne consegue che tutto è energia.
Partendo dal presupposto che tutta la materia è energia, l’idea di base è che l’osservazione di un dato oggetto possa modificare la natura dell’oggetto stesso; ogni essere umano rappresenta un’antenna di ricezione e di scambio con tutto quello che c’è attorno.
Non sono solo le nostre azioni a determinare quello che accade, ma anche i nostri pensieri. Da questi concetti nasce l’idea di mente quantica, cioè la capacità di ognuno di noi di attirare nella propria vita ciò che si desidera.
Per attivare la cosiddetta mente quantica è necessario, come per ogni meccanismo, conoscerne le regole e iniziare a metterle in pratica.
Partiamo dal concetto di responsabilità.
Ogni volta che avremmo voluto modificare la nostra realtà in poco tempo, o abbiamo desiderato di trovarci in un posto diverso con persone diverse, o avremmo voluto ottenere risultati differenti rispetto a quelli che abbiamo ottenuto, non ci siamo mai (o quasi mai) riusciti.
Non sempre sappiamo apprezzare appieno quello che abbiamo e se qualcosa non ci piace, è difficile cambiare.
Tutto questo accade perché siamo abituati a vivere in un’epoca in cui la responsabilità è delegata all’esterno. La colpa è sempre di qualcun altro: del governo, delle leggi, della maleducazione delle persone. Per non parlare di salute: una pillola per ogni dolore, a cui la affidiamo. Releghiamo la nostra felicità all’esterno da noi. La realtà è che tutto quello che ci accade è un prodotto dei nostri pensieri. Quando inizieremo ad assumerci la responsabilità delle nostre azioni, facendo nostra l’idea che la salute, la ricchezza, il benessere generale, non dipendono dagli avvenimenti che ci circondano ma da come noi ci poniamo nei confronti di essi, allora saremo noi i primi veri motori di cambiamento e trasformazione.
Per trasformare la propria realtà non è necessario cambiarla, quello che conta davvero è il modo in cui si legge la realtà stessa.
Non esiste un filtro oggettivo: ognuno di noi attribuisce un significato diverso ai vari accadimenti. Anche nelle situazioni peggiori, si può trovare l’insegnamento e trasformare quell’episodio in qualcosa di costruttivo.
Dopo aver cambiato il modo di vedere le cose, iniziando a chiederci il perché di certi accadimenti, possiamo scegliere l’aspetto positivo di ognuno di essi e focalizzarci su quello perché, al contrario di quanto accade per gli oggetti a carica positiva e negativa, il pensiero positivo attira il positivo.
Siamo macchine energetiche che risuonano e vibrano con ciò che pensano e desiderano. Dopo essere riusciti a cogliere la bellezza in ogni esperienza, anche quella più triste e difficile, siamo pronti per trasformarla. La mente e i nostri pensieri inizieranno a focalizzarsi sugli aspetti positivi e cominceranno a immaginare scenari positivi, in ogni settore della nostra vita.
In questo particolare frangente storico, è giunto il momento del coraggio: se continuiamo a ripeterci che andrà tutto bene (come qualche settimana fa), con molta probabilità succederà. Altrettanto vero è che se continuiamo a ripetere che non ne usciremo mai, probabilmente sarà così.
Sembra banale, ma è esattamente così che funziona: chi è molto religioso prega perché vada tutto bene, non con il dubbio di non farcela.
Se non togliamo dal nostro modo di pensare la paura di non farcela e non ci focalizziamoinvece sul fatto che da tutto questo abbiamo da imparare e ne facciamo tesoro, sarà stato tutto uno spreco di tempo.
Non è più il momento della paura, dobbiamo uscire di casa con responsabilità e utilizzando tutte le precauzioni possibili, perché se ci chiudiamo nelle nostre case e nei nostri pensieri negativi resteremo intrappolati lì a morire ogni giorno di più mentre la vita là fuori continuerà ad andare avanti senza di noi. La riflessologia plantare e la tecnica craniosacrale si fondano sulla stessa teoria e aiutano le persone a prendere più coscienza di sé a ad imparare ad utilizzare la mente quantica focalizzando i pensieri dove più è necessario.
Daniele Bignamini
Operatore in Discipline Bionaturali
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