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I piedi, le nostre radici.

Bistrattati, chiusi in scarpe spesso non adatte, poco considerati soprattutto dagli uomini (le donne per fortuna se ne prendono un po' più cura), i nostri piedi non ricevono la considerazione che invece meriterebbero.

Michelangelo Buonarroti definì il piede "un capolavoro di ingegneria ed un'opera d'arte" che grazie alla sua conformazione è in grado di fornire sostegno all'intero organismo conferendo la capacità di camminare e correre, quindi di spostarsi nello spazio.

In realtà il piede non è solo questo, c'è molto più di quanto non si immagini legato ai nostri piedi.

Piedi gonfi, doloranti, con vesciche o tagli, sono indicatori di salute generale dell'organismo.

Dal tipo di piede, dalla temperatura, dal colore, dalla forma e da altri fattori, si possono individuare varie caratteristiche legate alla funzionalità dei vari organi, ma anche a stati emotivi che influiscono sul loro normale funzionamento.

Secondo la riflessologia plantare, sui piedi ci sono dei punti, detti punti riflessi, che corrispondono ad organi, visceri, ossa, muscoli, nervi, apparati, sistemi e ghiandole di tutto il corpo umano.

Andando a stimolare questi punti con una particolare tecnica, si va a rimettere in omeostasi, cioè in equilibrio, ciò che non lo è.

Chi ha già provato questa procedura sa esattamente di cosa si parla; ovviamente, come qualsiasi altra tecnica, non è una panacea né tantomeno una cura.

Una cosa però è certa: non ha effetti collaterali permanenti né controindicazioni particolari. La cosa peggiore che possa succedere è che non funziona al 100% per tutti e per tutte le problematiche.

Questo però, è da sottolineare, nessuna tecnica o cura funziona al 100% per tutti indistintamente.

Tant'è vero che se leggiamo i bugiardini dei farmaci, anche i più comuni da banco, troviamo tutta una serie di effetti collaterali e controindicazioni che fortunatamente sono una quantità minima, ma che possono occorrere a chiunque.

Questo perché non siamo tutti uguali.

I dolori da cervicale, per esempio, possono derivare da svariati fattori: incidente, errato movimento del collo e delle spalle con sovraccarico, problematiche legate a varie patologie riconosciute dal medico, infiammazioni locali.

Non tutte le cervicalgie sono uguali, perciò a qualcuno fa effetto un farmaco che invece per qualcun altro non ha nessuna efficacia e viceversa.

Lo stesso succede con la riflessologia plantare e con le discipline bionaturali, l'importante è che ognuno di noi cerchi il metodo migliore per ritrovare il proprio equilibrio che, così come non lo sono i sintomi, il dolore e le cure, non è uguale per tutti.

La visione delle discipline bionaturali è olistica.

Vengono definite olistiche tutte le pratiche inerenti la teoria dell’olismo.

Olismo è un termine che deriva dal greco "olos" (ὅλος) che significa totale, tutto, totalitario, intero.

Nel linguaggio comune vengono definite olistiche tutte le pratiche inerenti la teoria dell’olismo che prevede una visione del tutto visto come un intero e non come somma delle parti di cui è composto.

Olistico è quindi qualcosa che viene visto come non scindibile, in vari settori.

Il corpo umano è un organismo biologicamente olistico perché ogni suo funzionamento è legato ad un complesso meccanismo unitario.

La riflessologia plantare offre un intervento integrato verso il cliente, proponendo un percorso che comprenda aspetti fisici, aspetti mentali e aspetti emotivi.

Ricevere una serie di trattamenti non significa soltanto sdraiarsi su un lettino a farsi massaggiare i piedi, ma la tecnica utilizzata porta il ricevente ad ampliare la sua capacità di autoascolto conferendo una maggiore consapevolezza di sé e fornendo all'organismo una serie di autodifese in più.

Tutto questo è possible grazie ad un approccio olistico che vede la singolarità di ogni essere vivente nella sua interezza.

Pertanto, l'intervento sulla problematica non sarà mirato al sintomo, ma a capire l'origine della problematica stessa per fornire all'organismo ciò di cui ha più bisogno, sotto molteplici aspetti, per tornare ad avere un equilibrio.

In attesa di riprendere le sedute con le dovute precauzioni e utilizzando i dispositivi che verranno determinati dal comitato tecnico scientifico, possiamo comunque prenderci cura dei nostri piedi massaggiandoli, tenendoli puliti e ordinati.

Esattamente come facciamo per le nostre mani che continuiamo a lavare e disinfettare, dovremmo fare altrettanto per i nostri piedi che, oltre ad essere quell'opera di ingegneria descritta da Michelangelo, sono anche la parte del nostro corpo che ci tiene in contatto col pianeta.

Nei modi di dire c'è sempre un'origine motivata, infatti quando qualcuno si distrae o pensa ad altro gli si dice di stare "coi piedi per terrra".

Questo perché, essendo il punto di contatto col pianeta, sono la parte del nostro corpo che ci tiene, anche emotivamente e psicologicamente, ancorati alla realtà.

Soprattutto in questa fase è molto importante che restiamo coi piedi per terra, vigili, presenti nel qui e ora, senza farci prendere da altre emozioni come paura e rabbia che sono, secondo la medicina tradizionale cinese, legate ad altri organi (nella fattispecie reni e fegato) ai quali possono causare disarmonie.

Se ci prendiamo cura dei nostri piedi, restiamo vivi e presenti nella realtà e diamo al nostro organismo un'arma di difesa in più contro tutto quello che ci allontana dal benessere psico-fisico.



Daniele Bignamini

Operatore in Discipline Bionaturali




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